Ricorrenza: Giovanni Palatucci.
Oggi Venerdi 10 febbraio c.a. ricorre l’anniversario della morte di Giovanni Palatucci, ex Questore di Fiume, morto nel 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau, Medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le nazioni” per aver salvato dal genocidio migliaia di ebrei stranieri e italiani. Giovanni Palatucci, nato a Montella (Avellino) il 31 maggio 1909 e morto il 10 febbraio 1945, a 36 anni, nel campo di sterminio di Dachau, pochi giorni prima della Liberazione, rappresenta ancora oggi un modello esemplare di sacrificio e altruismo, la base del “mestiere” di poliziotto. Funzionario di Polizia durante il Fascismo, in servizio dal 1937 alla Questura di Fiume come Commissario e poi quale Questore-reggente, salvò dal 1939 fino al suo arresto, nel 1944, circa 5.000 ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti. Nel 1990 lo Yad Vashem di Gerusalemme, il Memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell'Olocausto, ha insignito Palatucci del riconoscimento di "Giusto tra le nazioni", mentre nel 1995 lo Stato italiano gli ha conferito la medaglia d'oro al merito civile. Beatificato dalla Chiesa cattolica, è stato proclamato nel 2004 "Servo di Dio" (v. brochure sottostante, presentata il 27 aprile 2012). Al fine di onorare il suo sacrificio, questa mattina si è svolta la commemorazione presso questi i Giardini a lui dedicati, antistanti la locale stazione ferroviaria di Cremona, ove è presente un monumento a lui dedicato (v. immagine sottostante), presentato il 27 aprile 2012; realizzato dal Prof. Agostino Ghilardi, nato a Crema (CR) il 26-06-1954; docente di scultura all'Accademia Santa Giuglia di Brescia. La cerimonia si è svolta alle ore 9.30. Presenti il prefetto Corrado Conforto Galli, il questore Michele Davide Sinigaglia, l’assessore Luca Burgazzi, di una rappresentanza dell' A.N.P.S di Cremona Sezione "Luigi BOLLONI" e il picchetto d’onore, hanno deposto un mazzo di fiori al monumento in memoria del poliziotto, seguita una breve preghiera tenuta dal Cappellano della Polizia di Stato.