L’evento tenutosi questa mattina nella chiesa di Sant’Agata a Cremona per celebrare Maria Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma dei Carabinieri, rappresenta un momento di intensa spiritualità e profonda connessione con i valori fondanti di questa istituzione. La presenza di alte cariche civili, militari e religiose testimonia l’importanza di questa ricorrenza, che va oltre il semplice ambito ecclesiastico per abbracciare l’intera comunità.
Il discorso del colonnello Paolo Sambataro ha saputo cogliere il cuore del messaggio di Maria come simbolo di rettitudine, dedizione e sacrificio. L’invito ai Carabinieri a essere un esempio di rettitudine morale sottolinea il ruolo cruciale che questa istituzione riveste nel garantire sicurezza e supporto sociale.
La celebrazione si è arricchita ulteriormente grazie alla presenza degli studenti dell’Istituto Antonio Stradivari e del soprano Marina Morelli, che hanno dato un tocco artistico e giovanile all’evento. Il loro coinvolgimento è un segnale positivo dell’importanza di avvicinare le nuove generazioni ai valori del dovere e della solidarietà.
Particolarmente toccante è stato il ricordo del sacrificio del 1° Battaglione Carabinieri e Zaptiè a Culqualber nel 1941, un gesto eroico che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’Arma. La concomitanza con la “Giornata dell’Orfano” ha poi evidenziato la dimensione umana e solidale dell’istituzione, capace di accompagnare i figli di chi ha servito con sacrificio il proprio Paese.
In sintesi, questa celebrazione non è solo un momento di fede e memoria, ma anche un’occasione per rinnovare il legame tra l’Arma dei Carabinieri e la società civile, promuovendo valori che rimangono fondamentali nel nostro vivere quotidiano.
Cremona, 21.11.2025.